» I DATI INVEST IN LOMBARDY 2012/2014
Oltre che un prezioso partner per l’attrazione di finanziamenti diretti esteri per l’avvio o lo sviluppo di attività imprenditoriali in Lombardia, Invest in Lombardy è anche un osservatore privilegiato dei progetti d’investimento proposti o realizzati nella Regione, potendo distinguere per numerosità, settore e rilevanza economica.
Con riferimento ai progetti in cui è coinvolta, Invest in Lombardy effettua report approfonditi e sistematici sull’andamento delle attività svolte. Dal 2012 ad oggi, ad esempio, Invest in Lombardy ha supportato 369 aziende estere interessate ad investire in Lombardia con progetti in 42 settori diversi, che vanno dall’ICT al Biotecnologico e Medicale, passando per Energia, Automotive, Abbigliamento, Consulenza e Servizi.
Principali settori per numero di progetti di investimento
Progetti di investimento con il maggiore contenuto tecnologico
Mentre non stupisce l’alta concentrazione geografica degli investitori (oltre il 70% dei progetti di investimento è originato da investitori di 10 Paesi), è interessante notare la performance realizzata dall’India. Invest in Lombardy ha ricevuto infatti oltre 110 manifestazioni di interesse da questo Paese, grazie all’intensa attività di un desk dedicato presente in loco.
Numero di manifestazioni di interesse all’investimento per Paese di provenienza
India……………… .111
Francia……….……. 34
UK…………….…… 29
Cina……….………… 22
Giappone….……….16
USA………….……. .14
Brasile…….………..13
Corea del Sud………8
Olanda……….……….8
Germania….…………7
Il lavoro di Invest in Lombardy nel Far – East trova pieno riscontro nelle parole di una delle aziende che hanno di recente beneficiato dei servizi di Invest in Lombardy:
«I primi mesi di gestione non sono stati semplici, la cultura del lavoro in India è molto diversa. Quando abbiamo capito che era sufficiente valorizzare il metodo di lavoro esistente abbiamo iniziato ad ottenere grandi risultati. Noi non abbiamo scelto la Lombardia è la Lombardia che ha scelto noi»
Atul Maheswari, Vimercati Spa
La Lombardia si dimostra dunque altamente attrattiva per i Paesi emergenti: negli ultimi due anni il loro flusso di investimenti dai BRIC ha raggiunto oltre un terzo del totale. In lieve crescita anche Europa (28% del totale) e Usa/Giappone (19% del totale).